Lo sguardo basso, le nocche delle dita bianche, un padre stringe le maniglie
di due valigie. Nel buio della notte, le infila nel bagagliaio dell’auto.
Guarda in alto, verso la luce calda di due finestre. La sua vita, l’unica che
ha, è finita. Il suo domani è l’incerto dei sentimenti, l’instabilità economica.
Senza più famiglia, senza più una casa. Lontano dai figli. …. Gli occhi
gli si inumidiscono, la ragione vacilla. È il delirio. È nato un (altro) uomo
interrotto. …
Può una società sopravvivere senza padri? È quello che hanno voluto farci
credere ideologie ormai vecchie di mezzo secolo, che hanno permeato di
sé la mentalità corrente assieme alle leggi dei governi. I protagonisti di
questi racconti, con la loro capacità di affrontare le prove più drammatiche
per non rinunciare al proprio ruolo di padri, ci costringono a meditare sulle
radici culturali del multiforme malessere che avvelena i nostri giorni.
La collaborazione tra Mauro Lami e Miriam Pastorino, ha portato alla realizzazione di questo
libro partendo dalle storie vissute in prima persona dai soci separati e in collaborazione con
Rosa Elisa Giangoia, Lucina Bovio, Dionisio di Francescantonio, Marta Saccomanno e Emanuele
Scotti che hanno raccolto le testimonianze di questi padri e ne hanno fatto storie.
Mercoledì 9 ottobre ore 17.30 Circolo della Stampa