La missione spaziale AX-3 parla anche italiano

Il lancio della missione AX-3 di Axiom Space ha coinvolto anche l’Italia. C’è il colonnello Villadei dell’Aeronautica Militare con il ruolo di Pilota, monitorato a terra, prima e dopo il viaggio in orbita, dalla piattaforma di telemedicina GVM Assistance.

GVM Assistance, azienda di GVM Care & Research effettuerà il monitoraggio del colonnello studiando la fisiologia cardiovascolare in condizioni di microgravità, con una piattaforma programmata per il videoconsulto, la televisita, il telemonitoraggio.

Tre step contraddistinguono l’intervento di GVM Assistance, il primo è già avvenuto,il 10 gennaio, durante la quarantena che precede il decollo, attraverso l’App GVM Assistance Space Health che è la prima al mondo per astronauti, spiega il dott. Giampaolo Stopazzolo, Medical Director di GVM Assistance. A questa prima simulazione di teleconsulto ha fatto seguito il collegamento diretto con la ISS (Stazione Spaziale Internazionale). La missione durerà circa 14 giorni, in base alle condizioni metereologiche e in questo periodo si verificherà l’effetto positivo della telemedicina sugli astronauti. La missione è partita con 24 ore di ritardo (lancio il 18 gennaio alleore 22.49 invece del 17 gennaio) dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della Nasa in Florida.

Durante la missione, come nella prima quarantena, saranno i cibi italiani come la pasta a fare da padroni nel menu. È un’ulteriore prova in attesa che tutta la cucina italiana diventi Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.

Il monitoraggio durante la quarantena riguarda l’attività cardiaca, la pressione arteriosa, l’ossimetria (quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso), la frequenza respiratoria e la temperatura corporea.

Il collegamento del team medico di GVM Assistance da Imola sulla ISS ha lo scopo di verificare gli effetti della Telemedicina sugli astronauti.

Il terzo step si attuerà al ritorno con il monitoraggio nella quarantena dopo l’esperienza spaziale.

La Terra immersa in questi giorni, in questi anni direi, in un turbinio di fatti dolorosi come guerre, povertà e ingiustizie alza lo sguardo verso lo Spazio visto come una sorta di liberazione e una nuova conquista di risultati scientifici ma anche umani. Infatti, la collaborazione tra scienziati e tecnici si tocca con mano nella cabina della Stazione Spaziale Internazionale. L’Asi (Agenzia italiana Spaziale) ha raggiunto un grande traguardo, facendo parte e lavorando con Agenzie scientifiche europee con un esemplare lavoro di cooperazione tra menti diverse.