La calda atmosfera del Giappone con i suoi simboli religiosi nel mezzo di tanta Intelligenza Artificiale

È un’esperienza unica passare sotto i torii rossi del tempio Fushimi Inari Taisha a Kyoto. I torii sono il simbolo dello shintoismo, sono grandi archi di un rosso forte, tendente all’arancio, simili a lingue di fuoco, segnano il passaggio da un’area terrestre ad un’area sacra, in cui è presente un santuario piccolo o grandissimo. Le punte appuntite ai bordi degli archi richiamano l’uomo alla riflessione e avvicinano agli dèi. 

Kyoto non dista molto da Tokyo, è stata capitale del Giappone per quasi mille anni ed è una testimonianza, con i suoi meravigliosi templi della presenza del culto shintoista, molto diffuso nel Paese del Sol Levante.

Migliaia di riflessi rossi ci accompagnano nella salita al monte Inari, alto circa 233 mt con un percorso di più di due ore. È notevole la luce che traspare nell’aria specie nelle ore del tramonto, in mezzo al legno’ caldo’ di migliaia di archi e al verde delle collinette. I torii sono stati donati da privati cittadini che hanno fatto incidere il loro nome sulle colonne di legno. La statua della volpe, più o meno grande, accoglie all’entrata il visitatore ed è presente anche durante l’ascesa. È un animale venerato come protettore del raccolto, mandato da Inari, il dio dell’agricoltura e del guadagno. A volte la volpe ha in bocca una chiave, simbolo di tutela della proprietà.

Tra le case e i grattacieli della città si possono trovare piccoli torii , immersi nel verde, nelle aiuole,  ispirano il viaggiatore a proseguire fino a trovare il tempio con il caratteristico tetto spiovente ornato di piccolissime sculture rosse o bianche, in un silenzio pieno di colori che riassume tutta la tipicità giapponese.