SdR18: risparmio o ricchezza

 

di Andrea Cerea

 

Questa settimana è andato in scena alla Fiera di Milano il Salone del Risparmio 2018, la tre giorni organizzata da Assogestioni, quest’anno dedicata al tema: “La Sfida di una Nuova Globalizzazione”.

La kermesse si è aperta con la Conferenza inaugurale di martedì 10 aprile in occasione della quale Tommaso Corcos, Presidente di Assogestioni, ha fatto gli onori di casa illustrando i numerosi ed importanti successi conseguiti dall’Industria del Risparmio Gestito nell’ultimo anno; a seguire illustri ospiti internazionali hanno spiegato il “fenomeno tema della manifestazione” rispettivamente dal punto di vista di Janathan Hill (Former EU Commissioner) un macroeconomista inglese, con una lettura puntuale e pragmatica filtrata dalle lenti di Brexit e successivamente da NG Kok Song (Former Chief Investment Officier Government of Singapore Investment Corporation) gestore cinese operativo a Singapore, che ha richiamato gli astanti agli obiettivi macroeconomici dettati nell’agenda del Congresso del Partito Comunista Cinese, dello scorso ottobre, che più che integrarsi in una visone globale dell’economia internazionale, tracciano la strada determinata e cadenzata verso l’annullamento della povertà in Cina entro il 2021 e successivamente al conseguimento di una supremazia internazionale cinese.

Dopo la Conferenza inaugurale è stato un susseguirsi di conferenze/eventi che hanno visto avvicendarsi le più prestigiose Società d’Investimento Internazionali, coadiuvate da ospiti più o meno famosi ed illustri provenienti dai settori dell’economia, del teatro, della finanza e dello sport, che sui differenti temi di dibattito hanno costruito un ricettario di soluzioni finanziarie in grado, a dire di ognuna di loro, d’interpretare al meglio l’attuale contesto economico – finanziario.

Fa pensare che un evento dedicato al Risparmio svoltosi in 3 giorni nella capitale finanziaria del nostro Paese, abbia dedicato un solo giorno al vero protagonista il Risparmiatore, riservando oltre il 60% del tempo, ben i due terzi della durata della manifestazione agli Investitori Professionali ed agli Operatori di Settore ulteriormente intrattenuti dagli innumerevoli aperitivi e party del Doposalone organizzati nelle più esclusive locations della movida milanese.

Fa altresì riflettere che il nome dell’Evento “SALONE DEL RISPARMIO 2018” venga declinato in una sigla di marketing di palese sapore e derivazione anglosassone SdR18, così facendo abdicando al nobile e sacro significato del concetto di RISPARMIO, tutelato costituzionalmente, a favore di un acronimo soggetto a molteplice e fuorvianti interpretazioni; non si tratta di una questione meramente semantica bensì di un campanello dall’arme sintomatico di un cambiamento in atto non solo nel nostro Paese, una trasformazione silenziosa, un passaggio per osmosi dal concetto di RISPARMIO e quello di RICCHEZZA. Il Risparmio che ha fatto del Risparmiatore italiano un unicum internazionale, studiato ed analizzato come benchmark comportamentale, rischia di essere soppiantato dalla Ricchezza che alla luce di quanto accaduto nelle tre giornate milanesi potrebbe ben figurare di diritto nell’acronimo SdR18; così facendo con esso cadrebbe nell’oblio un altro concetto/valore fondante ancora più determinante per il Risparmio ed importante per il Risparmiatore, quello di TEMPO.

Il Risparmio evoca da subito non solo la tradizione del nostro Paese, ma anche il senso del divenire, dello scorrere del Tempo, artefice e protagonista principale della creazione del Risparmio stesso; la Ricchezza, al contrario, evoca solidità ma anche staticità, non importa da dove, da chi o da cosa provenga è uno stato di fatto che ci obbliga a confrontarci solo con il momento presente, con il contingente privo di progettualità e divenire. Ritengo pertanto diseducativo e pericoloso per le generazioni presenti e future quest’approccio così lontano dalla nostra cultura che rischia di ridurre la nobile e sapiente arte della Gestione del Risparmio, che solo la mente e la creatività umana è in grado di valorizzare, alla sterile selezione di prodotti d’investimento realizzabile da qualsiasi semplice macchina o algoritmo incapace, tuttavia, di comprendere, interpretare ed utilizzare al meglio il concetto di tempo funzionalmente a degli obiettivi umani.

Il Risparmio ed il suo artefice il Risparmiatore devono ritornare al centro non solo degli eventi ad esso dedicati, ne tantomeno e non solo del dibattito attualmente disturbato dal rumore di MIFIDII che ha spostato l’attenzione quasi esclusivamente all’ultima colonna a destra della lista dei vini, quella del prezzo, bensì al centro della Realtà Economica del nostro Paese, leader nella capacità di esportare un modello di Creazione e Gestione del Risparmio, in grado di eccellere per qualità d’invecchiamento, decantazione, corposità, intensità ed equilibrio dei Risultati.