Giordania

Un volo sui luoghi del deserto arabico, vicino alle rocce rosse, oppure una visita ai reperti archeologici di Petra, testimonianza di una civiltà del 3 °sec A.C., quella dei Nabatei , antico popolo di commercianti, oppure la vista di panorami insoliti come il fiume Giordano, che scorre in una valle ubertosa, vicinissimo a terre aridissime, oppure un tuffo nelle acque Mar Rosso, in cui si scorgono piante acquatiche straordinarie e coralli. Ecco cosa s’incontra in Giordania e non bisogna tralasciare nulla, tanto più che tutte queste attrazioni non sono distanti tra di loro. La Giordania non è molto estesa, ha una forma geografica irregolare, con alcune propaggini di territorio che si spingono nel deserto dell’Arabia Saudita.

Il suo nome deriva dal fiume sacro Giordano che nasce ai confini tra la Siria e il Libano e si getta nel Mar Morto, con una portata molto irregolare, dovuta alle piogge molto rare in alcuni periodi e abbondanti in altri. Il fiume è sacro perchè Gesù fu battezzato nelle sue acque da Giovanni Battista, inoltre, miracolosamente è rimasto asciutto per quell’arco di tempo in cui gli ebrei si recarono nella Terra Promessa. Un consiglio importante per tutti i viaggiatori: acquistare il jordan pass che permette di vedere più di 40 siti storici senza fare la fila e comprende anche il visto; il suo costo dipende dal numero di giorni di sosta a Petra. La moneta giordana è il dinaro giordano, corrispondente a poco più di un euro. La prima tappa è la visita di Amman, la capitale, una città araba con tutte le caratteristiche: la cittadella, la medina, il suk e le Moschee. La cittadella ossia la città fortificata del passato ha reperti soprattutto romani ben conservati, come il teatro. Qui c’è un importante Museo archeologico da visitare. Poi c’è la medina ossia la città vera e propria, con le Moschee grandi e piccole e il suq. Quando si va nei luoghi sacri e anche nelle Moschee bisogna coprirsi bene, cosi ci si protegge anche dalla sabbia del deserto.

Da Amman si possono fare escursioni con auto a noleggio o taxi. Un po’ più a nord, verso ovest, c’è Jerach, con testimonianze romane, come il grande colonnato e l’anfiteatro. Non è possibile dimenticare la verde Ajloun, vicinissima a Jerach, dove c’è un castello arabo, utilizzato fin dal dodicesimo secolo come luogo di avvistamento, lungo le strade che percorrevano la valle del Giordano. Andando più a sud, lungo la strada dei re che segue il confine con Israele c’è Madaba, dove è conservata una delle mappe più antiche del mondo, con la rappresentazione della Palestina e Gerusalemme con tutti i suoi quartieri; si sono utilizzate circa duemila tessere! Ci sono ancora tanti reperti da scoprire in questa città. Vicino a c’è il monte Nebo, dove, secondo la Bibbia, Dio indicò a Mosè la Terra Santa. Jerash, il monte Nebo, Madaba possono essere visitate avendo come base ancora Amman.

Dopo, muovendosi possibilmente lungo la via dei re, per poter ammirare tutto il paesaggio e fare deviazioni, si arriva alle sponde del Mar Morto, un lago famoso per sua salinità, dovuta alla forte evaporazione e per la posizione: si trova infatti in una depressione, a 400 mt sotto il livello del mare. Le due rive, quella giordana e quella israeliana del Mar Morto si fronteggiano; in questo lago, cosi caratteristico per il colore delle sue acque e per il rosa delle rocce che si specchiano, si può fare il bagno accedendo alle piccole spiagge, bordate di depositi di sale ovunque. I lidi sono a pagamento e sono attrezzati come vere e proprie oasi di benessere. Famosa è l’immagine dei turisti che rimangono a galla facilmente e reggono un libro o giornale tra le mani. Naturalmente è vietato bagnare il viso. Il viaggio verso sud, è una scoperta continua di ambienti incontaminati, rocce dalla forma strana, uadi ossia solchi lasciati dai fiumi essiccati , per l’evaporazione dell’acqua, in un clima prevalentemente arido, con escursioni termiche tra il giorno e la notte. Uidian è la forma plurale di questa parola araba, il cui suono richiama l’eco del rumore delle antiche carovane del deserto! Arrivare e vedere Petra è il culmine del nostro viaggio; la città rosa è decantata come una delle sette meraviglie del mondo! Il Tesoro è il tempio Khazneh con una grande facciata incisa nella roccia arenaria che prende varie sfumature a seconda delle ore del giorno e dei minerali contenuti; le pareti sono di un colore rosa tendente al rosso con delle venature impensabili. Sono tante le cose da vedere in questo parco archeologico a pagamento, e forse non basta un giorno.

L’ arrivo al primo Tempio, dopo aver lasciato l’auto preferibilmente al posteggio di fronte al Petra Moon Hotel, avviene dopo aver attraversato al-siq, uno stretto canyon , lungo circa due chilometri. É un’esperienza da fare perchè c’è un grande contrasto tra la luce abbagliante del deserto e il raccoglimento e la penombra della gola.

Prima di arrivare ad Aqaba, la città sul Mar Rosso, antico centro di smistamento delle merci provenienti dall’Oriente, si deve fare un’escursione al Wadi Run, una splendida valle in cui le rocce si confondono con la sabbia e formano un paesaggio più movimentato dei precedenti; è Patrimonio dell’Unesco.

Aqaba è una città non priva di testimonianze storiche; c’è il forte dei Mamelucchi, una dinastia araba, e poi c’è una costruzione che, si crede, è la Chiesa più antica al mondo. Le acque e la spiaggia ci riportano ai famosi luoghi del Mar Rosso, dove lo splendore dei fondali fa a gara con lo scenario esterno per farci meravigliare e farci assaporare i vari colori e profumi. La Giordania è stata popolata da Nabatei, Edomiti e colonizzata dai Romani, senza contare che ci sono sempre state tante tribù nomadi.

Arriveverci alle sorgenti delle nostre civiltà!