Les estivants - I villeggianti

 

di Paola Dei

Dopo il remake di Suspiria proposto da Guadagnino che ha fatto discutere non poco critica e pubblico, dopo il documentario di Minervini che ha commosso la sala e le proiezioni della maggior parte delle opere in Concorso è giunta oggi al Lido Valeria Bruni Tedeschi per presentare il suo nuovo film Les Estivants, I villeggianti, nel quale oltre ad essere regista é anche attrice e co-sceneggiatrice. Lei stessa lo ho a definito una autobiografia immaginaria:” Da anni mi chiedono quanto c’é di autobiografico nelle mie opere. Grazie alla domanda di una giornalista ho trovato una luce nuova quella della autobiografia immaginaria dove parto dalla realtà per poi elaborarla e fabbricare una finzione. Trovo l’espressione autobiografia immaginaria estremamente efficace”.
Il film ambientato in una villa sulla Costa Azzurra, parla di una famiglia italiana che vive in Francia e ripropone uno squarci di quotidianità che ripercorrono momenti di vita realmente vissuti da tutta la famiglia. Fra gli attori ci sono attori italiani e attori francesi, come sostiene la stessa regista che ha lasciato le persone libere di parlare addirittura utilizzando le due lingue in  una stessa frase.
Come ci dice la madre pianista e attrice Marisa Borini, le atmosfere, sono quelle della loro villa al mare dove ogni giorno c’é gente che viene e gente che va con le loro storie a volte drammatiche, a volte comiche. Anche le due sorelle interpretate rispettivamente da Valeria Bruni Tedeschi e da Valeria Golino, ripercorrono le vicende vissute dalle due sorelle Bruni.
Valeria Golino che tre anni fa ricevette a Venezia, la coppa Volpi per la miglior interpretazione. ha apprezzato molto i momenti di libertà vissuti sul set:”La cosa bella del film è stata la sensazione di essere al circo, c’era di tutto, un’energia travolgente che poi è quella che caratterizza Valeria la regista. Lei sa essere sempre molto entusiasmante”.
La storia é quella di una donna che viene lasciata dal compagno interpretato da Riccardo Scamarcio, il quale non disdegna avventure con ragazze compiacenti e molto belle. Questa volta la rivale di Valeria é addirittura una ragazza copertina e sembra che la storia sia a una svolta definitiva. Ma una delle caratteristiche del film é quella di lasciare sospesi i personaggi, di farli vivere in un mondo dove tutto può accadere, come nei film di Fellini.
La cineasta non disdegna infatti la domanda che le viene rivolta riguardante le atmosfere felliniane. “Certo, sicuramente fa parte della mia voglia di fare cinema. Perciò se ho dei momenti che fanno pensare a Fellini anche nel montaggio non me ne proteggo, anzi, sono come degli eco che fanno parte di me”.
Riccardo Scamarcio in conferenza stampa sostiene di aver conosciuto Valeria Bruni Tedeschi molti anni fa. “ Valeria è capace di disarmare, tanto che qualunque cosa mi chiede la faccio. Ciò che è certo è che non volevo fare questo dilm e per due volte ho dato buca ai provini ma la cosa incredibile è che di fatto il personaggio che interpreto fa questo. Ogni volta dice che arriva poi in realtà scappa. Nei film della cineasta é interessante il rapporto fra la fantasia e il rigore.Si rispettano le scene ma poi si può anche andare da un’altra parte. Per me lavorare con lei è stato un onore e una esperienza indimenticabile. Ho percepito in più di una sequenza vissuti in bilico fra il dolore e la capacità di ridere in maniera paradossale delle cose della vita. Trovo molto importante unire questi emisferi così lontani”.
Il film uscirà nelle sale in dicembre 2018 ma fin da ora fa discutere e positivamente.
Come l’opera presentata da Saverio Costanzo fuori concorso, questa di Valeria Bruni Tedeschi va a nutrire la sezione Dei Fuori Concorso con sprazzi di estrema leggerezza e profondità. Due aspetti che non è facile unire ma che i due registi hanno dimostrato di sapere utilizzare egregiamente.