“Ero un Life Coach senza saperlo”

Nel cuore della magica Brera, tra le vie animate di luci e locali, il Generale Samuele Valentino ha presentato il suo settimo libro “Ero un life coach senza saperlo”(Edizioni Etabeta).

Un violento temporale con grandine, poco prima dell’inizio, aveva rischiato di compromettere l’arrivo del pubblico. Ma quando le porte della sala di Via Formentini 10 si sono aperte, gli ospiti hanno riempito con calore la sala, accolti dai consulenti finanziari di Allianz – sponsor della serata – e dal dott. Giuseppe Orlando di Candriam, che ha introdotto i lavori con un intervento dedicato agli investimenti nella ricerca oncologica: una scelta che unisce valore etico e visione socioeconomica.

La presentazione del libro è stata brillantemente moderata dal dott. Agostino Picicco, giornalista e scrittore, che ha dialogato con l’autore stimolandone riflessioni e aneddoti.

Valentino ha voluto subito sottolineare che il protagonista della serata non era lo scrittore, ma il contenuto motivazionale ed esperienziale del libro: un percorso che nasce dalle sue esperienze professionali e personali, rilette alla luce di un’attitudine spontanea al “coaching” di vita.

Il Generale ha raccontato la sua poliedrica attività: dal ruolo di Direttore dell’Ospedale Militare di Milano alla lunga esperienza di ortopedico nei poliambulatori pubblici, dal fotoreporter di viaggi al “paladino della memoria”. Un mosaico di esperienze che, intrecciandosi, diventano strumenti per comprendere la fragilità dell’uomo contemporaneo e al tempo stesso per offrire certezze e strumenti utili ad affrontare le difficoltà.

Tre domande mirate del moderatore hanno offerto spunto a risposte chiare e dirette, mentre sullo schermo scorrevano otto diapositive a illustrare i concetti del libro. La serata si è conclusa con la proiezione di un breve filmato multimediale di sette minuti, capace di riassumere in immagini e musica la filosofia e il messaggio del volume.

Il libro si muove tra riflessioni e metafore: quattro “vie” e cinque “pilastri” indicati dall’autore come strumenti di orientamento; e ancora meditazione, natura, fotografia, viaggi, arte e relazioni come chiavi per ritrovare equilibrio ed energia interiore.

Un caleidoscopio letterario che invita a guardare dentro sé stessi e a scoprire, nelle fragilità e nelle memorie personali, la radice di una forza nuova. Come ricorda l’autore citando Flaubert:
“Non leggete come fanno i bambini per divertirvi o come fanno gli adulti per istruirvi. No, leggete per vivere.”

Dopo il firmacopie, gli ospiti hanno condiviso un elegante buffet che non poteva non includere un classico risotto alla milanese.