Con la Giornata del 13 settembre, Locus 4 – “Gli Elementi” – si avvia alla conclusione con un appuntamento che unisce arte, memoria e natura. Protagonista assoluto sarà il Fiume Sangro, presenza vitale e simbolica del territorio, celebrato non solo come risorsa naturale ma anche come custode di storia, cultura e identità collettiva.
Dopo il successo estivo della mostra e il “Saluto degli artisti”, il gruppo organizzatore ha voluto dedicare un momento più intimo e riflessivo all’acqua, riconoscendola come “Fratello Sangro”: elemento di vita, paesaggio e benessere, ma anche fulcro di socialità e di legami comunitari.
Per l’occasione sarà presentato un video che raccoglie le opere degli artisti ispirate al fiume e al lago nato dal suo corso, offrendo ai partecipanti una carrellata di immagini che raccontano il rapporto profondo tra creatività e natura. L’esposizione, anche in forma digitale, permetterà di mantenere viva la memoria artistica del Sangro e di condividere con il pubblico le suggestioni nate lungo le sue rive.
“Un’opera è completa quando viene condivisa – ricorda l’organizzatrice Myriam D’Andrea – e Locus continua a vivere proprio grazie al dialogo fra artisti e visitatori, che insieme alimentano questo circuito virtuoso”.
Nato nel 2020 come scommessa culturale, Locus è ormai un appuntamento atteso, capace di rinnovarsi di anno in anno con nuovi temi e nuove sfide.
Dopo aver esplorato i diversi elementi, questa quarta edizione trova il suo compimento nell’acqua: fonte di vita, ispirazione poetica e collante sociale.
L’invito è aperto a tutti:sarà un’occasione per riscoprire, attraverso l’arte, il valore di un fiume che non è soltanto paesaggio, ma storia, leggenda e identità condivisa.
